le. In questo contesto particolare
attenzione è stata ricevuta dalla riserva naturale speciale di Pergusa,
vicino Enna, per la quale è stata rinnovata la convenzione tra
l’Assessorato provinciale al Territorio e Ambiente e l’Università di
Palermo.
I risultati dello studio finora
compiuto sui mammiferi, rettili, uccelli e anfibi, sono stati presentati in
un cd-rom corredato di foto, a cura degli esperti palermitani e consegnato
al servizio Ambiente dell’Ente.
Un vero e proprio censimento e un check-up sulla salute dei volatili è stato possibile con la
cattura degli animali e attraverso il sistema dell’inanellamento. La
ricerca scientifica ha consentito la possibilità di programmare e prevedere
interventi di salvaguardia del sito ma anche di assistere ad uno spettacolo
naturale unico quale la nidificazione della moretta tabaccata, un’anatra protetta, considerata tra le
specie prioritarie da salvaguardare a livello internazionale.
Marcella Mazzeo
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Qui sopra una foto della “moretta
tabaccata”, un’anatra “protetta”, indicata tra le specie da salvare a
livello internazionale. Negli scatti in basso, a sinistra il lago di Pergusa,
dove l’uccello viene a nidificare, a destra il faro e la scogliera di Capo
Murro nel siracusano.
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entale. Ma accanto a
queste finalità di ordine scientifico verrannno promosse tutta una serie di iniziative
volte alla promozione di una coscienza ambientale, di una educazione al
territorio, non ultimo di assicurare la conoscenza dell’ambiente marino e
costiero dell’ area protetta. Per garantire uno sviluppo sostenibile della
neonata area di riserva verrà dato particolare spazio alla valorizzazione
delle attività tradizionali e delle culture locali, nell’ottica di un
turismo che sia il più possibile “ecocompatibile”.
Dal punto di vista tecnico-giuridico
l’area marina protetta è suddivisa in tre zone sottoposte a diverso regime
di tutela ambientale, tenuto conto delle caratteristiche ambienteli e della
situazione socio-economica presenti: una zona A di riserva integrale, una
zona B di riserva generale e una zona C di riserva parziale.
La nuova perla della riserva naturale
di Plemmirio si inserisce, ad onor del vero, nell’ ambito di una rete di
aree marine protette che di recente sono state istituite e che
testimoniano, pertanto, una particolare sensibilità al dato ambientale ma
anche alle nuove e alternative strategie di sviluppo possibi-
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Cultura e ambiente, sviluppo e
tradizione: Siracusa e la Sicilia scelgono questi binomi sulla via della
modernità. Nei versi millenari di Virgilio, che nel suo viaggio letterario
celebra più volte le coste siciliane, l’antica Plemmirio ritrova le proprie
origini. Il villaggio preistorico cantato nell’Eneide, diventa oggi area marina protetta: un corridoio
ecologico marino che parte da Castello Maniace, estrema punta dell’isola,
fino alla Penisola Maddalena, collegando l’isola di Ortigia alla nuova area
di riserva, a due passi da Penisola Maddalena e Capo Murro di Porco.
L’iniziativa, formalmente consacra-ta
con decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero
dell’Economia, nasce dall’esigenza di coniugare rispetto per l’ambiente,
oggi elevato a valore anche in una prospettiva europeistica, sviluppo
sostenibile e turismo ecocompatibile.
I criteri di tutela dell’area saranno
finalizzati alla protezione e valorizzazione delle caratteristiche naturali, chimiche,
fisiche e della biodiversità marina e costiera, anche attraverso interventi
di recupero ambi-
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PARCHI & DINTORNI Nasce a Siracusa l’Area Marina protetta di
Plemmirio, antichissimo villaggio conosciuto e apprezzato perfino da Virgilio
che ne cantò le bellezze nei suoi versi. Dopo il “si” del Ministero
dell’Ambiente, al via iniziative di educazione al territorio e di
valorizzazione delle attività tradizionali. A Pergusa, rinnovata la
convenzione fra la Provincia regionale di Enna e l’Università di Palermo
per lo studio e il censimento delle specie protette e in via di estinzione
Quando biodiversità
fa rima con modernità
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