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Casella di testo: PARCHI  &
DINTORNI
Casella di testo: IN VETRINA

 

 

 

bilmente ricco e genuino del grano. Sublime se accostato alle altre specialità della manifestazione “calcistica”. Come i salumi di suino nero dei Nebrodi e di Sant’Angelo di Brolo, e i prelibati formaggi siciliani: il maiorchino, il pecorino, il caciocavallo ragusano.  

Pane, olio, vino, salumi e formaggi avranno già abbondantemente soddisfatto, sia pur con la fantasia, la voracità di quanti stanno leggendo, ma non arrendetevi adesso. Anche perché è arrivato il momento dei dolci. “Oggi in campo” propone per tutti i “palati fini” i Cuddureddi di Caltagirone e le Cuddure di Pasqua, dolci tipici della pasticceria calatina, autentiche opere d’arte create dall’abilità manuale dei maestri pasticcieri. Ma non scordiamoci della Cubaida, il torrone di sesamo molto apprezato in ogni parte della Sicilia, e poi le marmellate tutte realizzate con l’uso esclusivo di materie prime naturali: frutta fresca e zucchero. Gelatine e “colle” per pasticceria non  rientrano neppure lontanamente fra gli ingredienti. Perché “noooi”, parafrasando un famoso slogan pubblicitario, quello della mucca che vuole saltare la staccionata, prepariamo soltanto con prodotti selezionati e naturali.   

     Ma torniamo alla nostra “formazione”. Non è ancora completa: l’elenco dei “convocati”, beninteso, è piuttosto lungo, non foss’altro che per la straordinaria varietà di tradizioni gastronomiche e agro-alimentari che la Sicilia può vantare. Ma noi ci fermiamo qui. Non vogliamo abusare della vostra resistenza: non c’è gusto a leggere di squisitezze e leccornie.

                                       Luoghi

                                             di Sicilia

 

 

 

 

 

al termine di una ricca tavolata con succulenti piatti esaltati dai corposi e rinomati vini da pasto, ottenuti con i più prestigiosi vitigni siciliani. Due nomi per tutti: il nero d’avola e il nerello mascalese, anche loro “convocati” per la rosa di “Oggi in campo”.

     Eravamo partiti dall’olio, finendo addirittura al dessert. In mezzo, in questa nostra “abbuffata”, ahinoi virtuale, c’è il pane. Il pane delle antichissime tradizioni contadine siciliane. Conosciutissimo certamente nell’intera Sicilia, ma anche al di là dei confini regionali, il pane “nero” di Castelvetrano, immediatamente riconoscibile per il caratteristico colore scuro della sua crosta, ottenuto con una varietà particolare di grano, la timilìa. Rinomato per la morbida pasta interna, nella classica forma tondeggiante della vastedda siciliana, è inimitabile anche perché cotto rigorosamente a legna: e di forni a legna, ormai, se ne contano sempre meno. E accanto al pane di Castelvetrano, altro prodotto di pregio che la rassegna messinese ha voluto “premiare” è il pane di Valdittaino. Lievitato naturalmente con il criscenti, il lievito che una volta i contadini producevano in casa con un impasto a base di farina e acqua lasciati inacidire. E realizzato esclusivamente con farina di grano duro senza l’aggiunta di additivi e altre farine che vengono oggi utilizzate nella panificazione di tipo industriale per ottenere pane certamente morbido e croccante ma che, a differenza del pane “naturale”, risulta difficilmente commestibile all’indomani. Viene particolarmente apprezzato con olive, pomodori secchi e cipolla. Ma è ottimo anche senza il companatico, con il sapore      inconfondi-

 

 

Nella foto qui sopra le bontà siciliane si commentano da sole. Il primo piano è tutto dedicato alle specialità eno-gastronomiche siciliane in passerella a Messina per la rassegna “Oggi in campo”, organizzata dall’Assessorato regionale all’Agricoltura in collaborazione con il Messina Calcio

 

     Se una partita di calcio di serie A riesce a catalizzare intorno a se le attenzioni di decine di migliaia di persone, con tutto il seguito di radiocronisti e teleoperatori, di televisioni a pagamento e non, e poi agenzie pubblicitarie, autorità e addetti ai lavori di vario titolo, perché non sfruttare l’enorme potenziale mediatico, che ormai appartiene al mondo del calcio, per pubblicizzare e valorizzare il meglio delle produzioni dell’agricoltura e della gastronomia siciliane? In Sicilia il “calcio che conta” è approdato da un anno appena, eppure a Messina non hanno perso tempo a saper sfruttare fino in fondo l’incredibile effetto “megafono” che ogni partita di calcio riesce sempre a creare. E così in occasione delle gare più importanti, accanto alle formazioni degli atleti da qualche mese a Messina scendono “in campo” anche le “squadre” dei prodotti tipici siciliani: formaggi e salumi, olio, vini, marmellate e dolci, tutti rigorosamente siciliani e tutti espressione delle più qualificate e rinomate tradizioni. L’iniziativa è stata voluta e organizzata dall’Assessorato regionale all’Agricol-tura e dal Messina Calcio, magari sdrammatizzando un po’ quel velo di esasperata seriosità che avvolge ogni “evento” calcistico. Ma per fortuna siamo in Sicilia, terra per svariati aspetti ancora genuina e poco avvezza ad esser inglobata dai meccanismi perversi che muovono il circus calcistico. E ne è dimostrazione la rassegna dei prodotti tipici pensata dai messinesi come corollario delle partite di cartello.

 

     “Il Messina, una squadra per palati fini” recita uno slogan con divertente doppio senso uscito dalla fantasia degli organizzatori della kermesse, ma i prodotti designati per la “rosa” sono rappresentativi non soltanto della città peloritana: provengono dai “campi” dell’intera regione e costituiscono praticamente i prodotti di punta dell’agro-alimentare isolano. Il posto d’onore è riservato a olio e vino, che sono un po’ l’emblema dell’intera offerta siciliana, con ben sei oli extravergini che hanno ottenuto dall’Unione Europea il prestigiosissimo marchio Dop, la Denominazione di origine protetta, che ha premiato il lavoro e le specifiche tradizioni di sei distinte  aree della regione dove da generazioni ogni olio viene prodotto con pazienza e passione. E poi ci sono i vini. Tra i quali spicca lo Zibibbo, tra i più quotati e rinomati vini aromatici siciliani. Che sempre richiama alla mente il caldo paesaggio siciliano ogni qual volta viene stappato per accompagnare dolci e dessert. Magari

 

IN VETRINA A Messina singolare iniziativa per la promozione dei prodotti tipici siciliani: l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e la squadra di calcio della città dello Stretto, quest’anno partecipante al campionato della massima serie, tra una partita e l’altra mandano “in campo” una “rosa” di gran gusto. Riflettori puntati su oli e vini pregiati, pane casereccio, salumi,

   

 

 

Una squadra per palati fini

 

 
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Casella di testo: Periodico on line di cultura, tradizioni popolari, valorizzazione del territorio e delle risorse paesaggistiche. Iscrizione N. 288 del 
7 ottobre 2003 nel Registro delle Testate Giornalistiche del Tribunale di Trapani. Direttore responsabile Alberto Augugliaro


Casella di testo: APPUNTAMENTI: DOVE ANDARECasella di testo: SCRIVICICasella di testo: Anno III Numero 18                                                                                                           Aprile 2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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