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Patrimonio culturale: l’Unione europea
sceglie la Sicilia EDITORIALE Patrimonio culturale: l’Unione europea sceglie la Sicilia Le città siciliane come le grandi capitali
europee. La prossima edi-zione, quella del 2009, del “Premio dell’Unione
Europea per la Conser-vazione del
Patrimonio Culturale” si terrà proprio in Sicilia. Lo hanno deci-so il mese
scorso a L’Aia i rappre-sentanti della Federazione europea per il
Patrimonio culturale, bocciando le candidature di prestigiose città del
Vecchio Continente, fra le quali Lisbona, capitale del Portogallo. Sarà, in
particolare, il distretto “Taormina Etna”, di cui Bronte è il comune
capofila, a organizzare la prestigiosa manifestazione. Una scelta che fa
onore alla Sicilia, giacché ne conferma il ruolo di primo piano nella
promo-zione culturale. Un ruolo che è stato “imposto”, se vogliamo, da
tradizioni e storia millenari,
monumenti, siti archeologici, risorse ambientali. E nel quale la Sicilia ha
saputo riconoscersi. Il premio, istituito dalla Commis-sione europea per la
promozione di pratiche di conservazione del patrimo-nio culturale, riunirà
in Sicilia i massimi esperti di Beni culturali. Per la cerimonia di premiazione
- che preve-de la presenza del capo di Stato della nazione ospitante - sarà
il presidente Giorgio Napoletano a far gli onori di casa, in Sicilia, e a
consegnare gli ambiti riconoscimenti ai vincitori. Il premio dell’Unione Europea, lo ricordiamo,
dal 2002 si è svolto nelle più rappresentative metropoli: Mona-co di
Baviera, Madrid, Bergen, Stoccolma. L’edizione di quest’anno si terrà in
Inghilterra, a Newcastle, mentre per la cerimonia del 2010, subito dopo la
tappa siciliana del 2009, l’Europa ha già scelto Istanbul.