EDITORIALE

 

Incontriamoci

in Sicilia

 

 

 

 

 

 

   Sapevate che in Sicilia, mille anni fa, è nata una delle prime cartiere d’Europa, grazie agli Arabi che introdussero nell’isola l’uso della carta? E che un quinto del miele italiano si produce in un paese siciliano di ottomila anime? E che il tonno, da qualche anno, viene non soltanto pescato, ma - udite udite - anche allevato? E naturalmente in Sicilia? Sono alcune delle chicche, tutte siciliane, che abbiamo raccolto in questo primo numero di Luoghi di Sicilia. Un mensile nuovo, fresco di stampa vorremmo dire: ma è pubblicato soltanto attraverso la «rete» e non lo troverete in edicola. Uno strumento editoriale che nasce dalla passione per questa terra e per i suoi luoghi. Una terra, quella siciliana, spesso martoriata e bistrattata, eppure piena di risorse e di iniziative. Ed è proprio di questo patrimonio di cultura, arte e idee che ogni mese vorremo occuparci, segnalandovi le varie attività che vanno nella direzione di promuovere la Sicilia in ogni suo aspetto: dal suo paesaggio, naturalmente, alla storia, passando per il folklore e le tradizioni popolari, sempre vive in ogni angolo della regione. Senza tralasciare, ovviamente, di ricordare che tanti sono i “freni” che spesso ostacolano il rilancio della regione e l’adeguata diffusione delle iniziative che pure pullulano in tanti paesini e borgate di provincia, ma spesso rimangono imbavagliate, per esempio, da un sistema viario e ferroviario assolutamente inadeguato rispetto alle esigenze di tutti noi cittadini del terzo millennio. Da uno studio commissionato dalla Regione siciliana a una   società specializzata     in     sviluppo     turistico

 

emerge  a chiare lettere, infatti,  che  la Sicilia  ha   bisogno  di  autostrade  e  di

linee ferrate in grado di far circolare i treni in sicurezza e rapidità. Altrimenti possiamo anche affannarci a raccontare di   sagre,    manifestazioni,   meeting  e appuntamenti culturali, ma da soli non basterebbero a convincere i turisti a fare sei ore di macchina per percorrere trecento chilometri.

   In questo primo numero parliamo anche del Ponte sullo Stretto, prendendo spunto dal recente primo aumento di capitale della “Stretto di Messina S.p.A”, la società che ha in gestione l’intera opera, dalla progettazione    alla   supervisione   sulla

 

realizzazione. Un’opera   della quale si parla da decenni  e che potrebbe anche

essere presto messa in cantiere, diciamo entro i prossimi cinque anni, nonostante il no di Bruxelles che non ha inserito il Ponte sullo Stretto fra le opere comunitarie prioritarie.

   Un’opera che potremmo anche  considerare - se vogliamo - l’emblema della rinascita siciliana. Ma che ce ne facciamo di un ponte frutto delle migliori applicazioni tecnologiche e della più sofisticata progettazione d’ingegneria se poi dobbiamo fare i conti con le nostre stradine e trazzere?

   Buona lettura.                Luoghi

                                              di Sicilia